lunedì 29 luglio 2013

La divisa

In questa settimana ho avuto un paio di incontri ravvicinati con le forze dell'ordine, in particolare l'Arma dei Carabinieri. Il primo è stato martedì, eravamo in auto con un paio di amici tedeschi, auto targata Siegen. Veniamo fermati a 100 metri da casa alla stazione. Il carabiniere, con molta simpatia e cordialità, ci intima in perfetto italianese: "Documenti". Si salve buonasera anche a lei... Gentilmente traduco al mio amico tedesco alla guida che deve dargli la patente, l'assicurazione e il libretto. Non trovando irregolarità purtroppo per lui, il carabiniere gioca la carta del "datemi i documenti anche voi due". Ritraduco in tedesco. La ragazza tedesca non si è portata dietro il portafoglio e quindi non ha il documento. Io do invece patente e tessera sanitaria poiché sprovvisto di carta d'identitàm e la patente era parecchio consumata. Il carabiniere prende la patente, la guarda, e sempre in maniera molto educata mi dice "e io con questa che cosa ci devo fare scusa?". Faccio notare all'aquila che basta che controlli il numero di patente e incroci i dati della tessera sanitaria. Sconfitto, l'aquila batte bandiera bianca, stasera niente multa. Questa sera invece tornavo da una serata con amici fuori Genova. Eravamo in scooter io e un mio amico, A. che è venuto a trovarmi dall'Alto Adige per alcuni giorni. Guidava lui lo scooter. Veniamo fermati a un posto di blocco appena entrati in città. Paletta, segno di fermarsi. A. saluta l'appuntato cordialmente con un buonasera tirando già prontamente fuori i documenti. Eravamo stanchi ce ne volevamo andare a casa ed eravamo puliti. Il carabiniere è di una affabilità disarmante. Al nostro buonasera, risponde allungandoci l'aggeggio per il controllo del tasso alcolico con un simpaticissimo "tiè soffia". A. soffia tranquillamente, si accende la spia verde che segnala che il conducente è a posto. E qui arriva l'apoteosi: il carabiniere era così felice di aver beccato qualcuno perfettamente rispettoso delle regole che ci saluta con un "vattene va!". Ce ne andiamo allibiti... Tornato a casa apro il pc e leggo la notizia della scarcerazione degli assassini di Aldrovandi. La divisa a volte rende arroganti, e in alcuni casi la divisa rende addirittura liberi...